Goodbye, Järvenpää!
Oggi è stata una giornata memorabile, di quelle che non dimenticherò mai.
Ho visitato per l'ultima volta la scuola Järvenpää yhteiskoulu e tre lezioni in particolare: Crafts, Maths e English! Ovviamente il tutto intermezzato da un bel pranzo alla mensa della scuola, che ho trovato davvero ottima (nonostante i ragazzi non ne siano grandi fan, in realtà...)
La lezione che più mi ha colpita è stata proprio quella di Crafts, che definirei come un laboratorio di creazioni artigianali: in quel frangente, i ragazzi dovevano creare una lampada intagliandola nel legno, utilizzando trapani e tutta una serie di strumenti a me ignoti. Ciò che davvero mi ha lasciata senza parole è stata la sicurezza con la quale lavoravano, dato che non siamo per nulla abituati a quel livello di laissez faire...tipico delle scuole finlandesi!
In effetti, i ragazzi sono infinitamente più liberi di muoversi e circolare dei nostri, lavorano in gruppo in autonomia, anche senza la supervisione dell'insegnante. Ovviamente c'è sempre chi ne approfitta per non lavorare, e le insegnanti sembrano ben consapevoli di ciò. Liisa, la nostra tutor, mi ha spiegato che non hanno voti, ma una serie di "giudizi" che vengono aggiunti dall'insegnante dopo ogni lezione. In questi giudizi si valuta come ha lavorato l'alunno, le sue mancanze, i suoi punti di forza. Ogni semestre poi c'è un esame da svolgere, due in tutto, su tutto il programma. I ragazzi svolgono i compiti a casa esattamente come i nostri e si impegnano per superare i mid-term con successo.
Le lezioni di inglese che ho seguito mi sono piaciute molto, ma non le ho trovate molto diverse da quelle che noi svolgiamo ogni giorno: mi sono sentita molto bene quando ho capito che l'insegnante ed io andavamo d'accordo su molti punti di impostazione delle lezioni e dei test.
Durante la lezione di matematica ho assistito ad un lavoro di gruppo sulle percentuali: la lezione è stata segmentata con 10 minuti di spiegazione + esercizio partecipato + 10 minuti di altri argomenti spiegati + esercizi dal libro. E anche qui, nulla di nuovo, ma ciò che mi ha stupita è stato il livello di agitazione dei ragazzi, che spesso parlavano tra di loro, giocavano e si muovevano molto senza ascoltare l'insegnante. Poi ho guardato l'orologio e ho capito tutto. Tutti i ragazzi nel post mensa non sono proprio degli zombie!
Questa scuola è stata "eccezionale" soprattutto per una cosa: i suoi spazi "brand new". Le risorse (non così ingenti come sembrerebbe a noi esterni a detta loro) sono ben investite e distribuite nella creazione di ambienti di apprendimento colorati e all'avanguardia, che tutti, studenti compresi, si impegnano a mantenere puliti e in ordine. Ciò che ho notato di molto diverso sono anche i livelli di approfondimento degli argomenti: mentre noi abbiamo l'acqua alla gola per svolgere in fretta e furia un "programma" immenso, loro riducono al minimo e rafforzano le competenze di base. Sono due approcci molto diversi e, in questo, devo dire che preferisco ancora il nostro, anche se aggiungerei qualche intervallo in più e la DADA come avviene in questa scuola.
Sono felice di essere riuscita a passare un ultima volta per avere un'idea più precisa della situazione, spero tanto di ritornarci!
Raffaella
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