Stai attento! Non farti male! Sulla sicurezza e l'attività laboratoriale.

Un'altra frase che ho spesso utilizzato con i miei allievi a scuola (e con i miei figli a casa) è .. Stai attento! Non farti male!

Le attività laboratoriali cui abbiamo partecipato a Järvenpää mi hanno stupito per il grande investimento fatto in strutture, ma soprattutto per la grande fiducia riposta nel comportamento dei ragazzi. 

I laboratori che ho visitato sono stati: falegnameria, cucito, cucina, arte, coding … scienze. Le ore di laboratorio sono tante nel curriculum finlandese, alcune obbligatorie e altre facoltative. Ad esempio cucina è obbligatoria per i ragazzi di 7° (la nostra terza media) e poi facoltativa all' 8° e 9° anno. Fisica e scienze vengono svolte in laboratorio già durante la 5°-6°- 7° classe… mi è capitato di vedere una classe impegnata nella polimerizzazione della plastica a partire dal latte!

Nei laboratori di falegnameria, cucito e cucina si entra con le scarpe, a differenza del resto dell'edificio. Nel laboratorio di scienze si entra col camice e sono presenti dispositivi di sicurezza supplementari (ad esempio la doccia di emergenza). Quindi ci sono delle misure di sicurezza ulteriori rispetto a quelle delle aule per la didattica. Quasi in ogni aula è disponibile un lavandino. 

Ma, soprattutto nel laboratorio di falegnameria, è evidente come venga data massima fiducia ai ragazzi che possono utilizzare liberamente martelli, trapani a colonna, seghe circolari... 

L'armadio degli attrezzi di falegnameria.

A domanda sul tema il collega mi risponde: "io gli spiego come usare gli strumenti in sicurezza, poi è normale che loro cerchino di non farsi male!"

Certamente il livello artigianale nella lavorazione del legno in Finlandia è altissimo, a scuola come fuori. Ma ai ragazzi a scuola viene insegnato a costruirsi di tutto: la casetta per gli uccellini, l'astuccio…

Ho particolarmente apprezzato, e vorrei riproporre alle mie classi in Italia, un lavoro svolto dalla collega Liisamaria. Con un gruppo di circa trenta ragazzi di undici anni, coadiuvata da due colleghi, ha proposto la realizzazione di un gioco da tavolo. 

L'unica regola che ha imposto è che il gioco fosse composto da una parte "hard", quindi da realizzare in falegnameria o con la stampante 3d o con il laser cutter, e da una parte "soft", quindi da realizzare nell'aula di cucito. Nessuna distinzione di genere viene fatta nei due laboratori: si da' per scontato che le ragazze siano in grado di usare il trapano a colonna, così come che i ragazzi siano in grado di cucire a macchina o di sferruzzare. 

Noi abbiamo avuto la fortuna di arrivare quando i lavori erano praticamente giunti al termine, dopo quasi un bimestre (otto settimane) di incontri. 

Nella prima fase del bimestre ai ragazzi è stata fornita una scheda progettuale con la quale raccogliere le idee per il gioco da tavolo. Poteva essere la rivisitazione di un gioco tradizionale (ad es. gli scacchi) o poteva essere una proposta più innovativa. Era necessario progettare le parti del gioco (tabellone, pedine, dadi... scatola, sacchetta...), ma anche le regole, il numero dei partecipanti... 

Poi sono passati alla realizzazione. Nella settimana in cui eravamo a Järvenpää erano giunti al termine e hanno presentato alla classe il lavoro fatto. Nella settimana successiva avrebbero fatto una sessione di gioco per "testare" tutti i giochi prodotti... e concludere in allegria il laboratorio! 

Le diverse tecniche per decorare un tessuto. 

Una casetta per gli uccellini

Una pedina stampata in 3D

Uno dei giochi da tavolo

Un altro laboratorio che mi è molto piaciuto è stato quello di cucina. La struttura a disposizione dei ragazzi è molto funzionale. Otto cucine (lavello, fornello, cappa, forno e lavastoviglie) distribuite su due banconi, più uno spazio con i tavoli e una cucina per la docente con digital board per proiettare le indicazioni ai ragazzi. 
Collegato a questo laboratorio una zona per lavatrici (dove lavare, stendere e stirare asciugamani, grembiuli, tovaglie etc...) e un'altra aula uguale per poter accogliere due classi parallelamente. 

E' l'unico caso in cui le due ore di didattica sono in continuità. I ragazzi preparano un intero menu: nel nostro caso hamburger, insalata, patate e torta di mele. A volte cucina tradizionale finlandese, a volte cucina asiatica… il libro di testo è pieno di ricette, oltre che di una parte sulla scienza dell'alimentazione e indicazioni per un alimentazione sana. 

Al termine della preparazione lasciano in ordine e pulito, hanno apparecchiato e si accomodano per assaggiare il risultato!

Anche qui i ragazzi hanno a disposizione strumenti professionali che devono utilizzare con attenzione. Il fornello è a induzione, il forno elettrico. Quindi non c'è pericolo di fiamme libere, ma comunque ci sono oggetti molto caldi e coltelli. 

Una certa rilassatezza nei tempi e nei modi, il tono di voce sempre abbastanza basso, la fiducia nelle capacità di ognuno, spazi sicuri e accoglienti. Tutto questo, unito alla buona capacità pedagogica dei docenti, che intervengono da facilitatori delle attività, lasciando spazio all'espressione creativa personale di ognuno … porta i ragazzi ad affrontare con disinvoltura e sicurezza le sfide didattiche proposte loro!

Tutto pronto per gli hamburger!

I tavoli apparecchiati

Ogni bancone quattro cucine/quattro gruppi.

La professoressa di cucina.

La zona lavanderia. 

Il libro di testo. 

Pronto!

Apple pie in forno... 

Tutto pulito al termine dell'attività!





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